martedì 11 novembre 2014

Secolo Sammartinese

Offro oggi un piccolo scritto, da me redatto, tramite il quale ho tradotto in "regola" la mia attuale esperienza di monachesimo urbano con finalità vocazionale. Essa è vista come guida per un percorso di discernimento personale, ma già prevede anche ulteriori sviluppi in senso comunitario ed esistenziale. I fratelli nella fede, dopo averla consultata, vogliano dirmi che ne pensano. Amen!

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"San Martino [Sabaria (ora Szombathely, Ungheria), 316-317 - Candes (Indre-et-Loire, Francia), 8 novembre 397]...

Nasce in Pannonia...da genitori pagani. Viene istruito sulla dottrina cristiana ma non viene battezzato. Figlio di un ufficiale dell'esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. È in quest'epoca che si colloca l'episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l'esercito nel 356, già battezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poitiers il vescovo Ilario che lo ordina esorcista (un passo verso il sacerdozio). Dopo alcuni viaggi Martino torna in Gallia, dove viene ordinato prete da Ilario. Nel 361 fonda a Ligugé una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Per qualche tempo, tuttavia, risiede nell'altro monastero da lui fondato a quattro chilometri dalla città, e chiamato Marmoutier. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne. (Avvenire)

Patronato: Mendicanti

Etimologia: Martino = dedicato a Marte

Emblema: Bastone pastorale, Globo di fuoco, Mantello

Martirologio Romano: Memoria di san Martino, vescovo, nel giorno della sua deposizione (11 Novembre)"

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