mercoledì 5 luglio 2017

Elogio dell'Amicizia

L’Amicizia è una relazione paritetica fra individui e non un’interazione fra ruoli; è una reciprocità fondata sul piacere. Se il vizio è fondato sulla compulsione, il piacere è fondato sulla fruizione del bene; il vizio schiavizza la volontà, mentre il piacere la esprime: nella ricerca del piacere, quindi, l’umano coglie la piena individualità di se stesso. Nell’amicizia, fondata sul piacere, gli individui condividono il gusto della loro compagnia attraverso la loro fruizione reciproca: gli amici fruiscono reciprocamente del piacere di stare insieme ed insieme, fruiscono dei piaceri che li accomunano. Gli amici fruiscono del piacere tramite la condivisione autentica delle situazioni, delle reciproche esperienze, dei reciproci pensieri, dei reciproci percorsi, dei reciproci interessi, delle reciproche emozioni e del calore dei reciproci corpi. L’amicizia è una luce verso una vita nuova, salva da imposizioni e fonda un’etica libera da un “bene” inteso come “dovere”.


Nessuno deve niente agli altri, nell’amicizia e nonostante ciò, essa richiede a tutti cuori grandi e liberi dall’egoismo, volendo costruire per questi cuori una casa di godimento ed affetto ed un via autentica per spendere l’esistenza, perché, essendo un vero progetto di gioia fondato sulla ricerca e la condivisione del piacere, persegue la realizzazione delle rispettive identità. Davanti agli ostacoli, gli amici si prestano reciprocamente sostegno per continuare a perseguire il piacere comune. L’amicizia non esclude nessuno, lascia a ciascuno gli effetti del proprio libero operato e non sostituisce alcuno schema alla libera sperimentazione vitale, purchè tutti si prestino alla reciprocità nel sostegno alla fruizione del piacere: è una relazione aperta, fatta dalla priorità della dedizione reciproca da un lato e dalla possibilità di condivisione del piacere, idealmente con tutti, dall’altro. L’amicizia non è mai gelosa, perché è fondata sul reciproco godimento e non sul possesso schiavizzante. L’amicizia offre l’esperienza della totale dedizione reciproca, promettendo un autentico e spontaneo sostegno reciproco alla fruizione del piacere, tra chi la realizza: sostiene la caduta di chi la vìola, perché l’amico è colui che, nel piacere, ti ricorda chi sei; essa lascia liberi tutti di andare, perché non nasce dal “dovere di stare”, ma dal piacere di condividere la gioia.

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