Nei due precedenti articoli (1, 2), ho mostrato quali siano i criteri
per riconoscere gli elementi mitici di una narrazione e quali siano i criteri
per stabilire quale interpretazione simbolica sia attribuibile a ciascuno di
essi, in modo legittimo: da un lato, ne ho desunto che i vangeli non possano
essere compresi fuori da una chiave mitica; dall’altro, che non sia possibile
riconoscere al Cristianesimo, così come emerge dai testi canonici del NT, alcuna
ricomprensione simbolica che prescinda dalla lettera del testo. Come già dissi, quale che sia il contenuto
autentico degli insegnamenti di un presunto Gesù, nato in Palestina 2000 anni
or sono, per valutare il Cristianesimo storico è necessario riferirci, da un
lato, ai testi canonici con i quali la dottrina cristiana scelse di
confrontarsi dai tempi di Costantino in poi; dall’altro, per quanto riguarda le
chiese d’origine antica, con le tradizioni attraverso le quali queste ultime si
siano adoperate a ricomprenderli, una volta “perduto” chi li avessi scritti e
scelti. Dal discorso testé fatto emerge l’annosa questione (in certi ambienti, per lo
meno) circa quale consistenza si debba riconoscere oggi al Cristianesimo esoterico, inteso quest’ultimo come un insegnamento emergente da una lettura
autenticamente simbolica della Bibbia e della dottrina ad essa riferita (“ciò
ch’è scritto sottintende altro”),
piuttosto che da una comprensione letterale e storicista delle stesse (“ciò ch’è
scritto è la verità di per sé”): non è semplicemente un problema di Traditio (chiese antiche) vs Sola
Scriptura (chiese riformate), ma una questione trasversale ad entrambe le
categorie (rif. H Rahner per il Cattolicesimo e R. Bultmann per il Luteranesimo).
Sia che si leggano le Scritture col filtro della Tradizione e del Magistero,
che le si legga affidandosi solamente a se stessi ed ai propri studi: esiste un insegnamento “segreto”,
raggiungibile attraverso la lettura simbolica del NT? Che consistenza avrebbe e
quali atteggiamenti comporterebbe, da parte del fedele? Quali aspettative
esistenziali prometterebbe?
Occorre distinguere due piani: quello della lettura simbolica dei
testi canonici, da quello della ricerca in un bacino di fonti più ampio. Ho suggerito
più volte, in questa serie di articoli, come il Cristianesimo sia a parer mio
da ritenersi come un’operazione politica ben congegnata e volta ad imporre
entro l’Impero Romano un sincretismo religioso unitario, che godesse del più
ampio consenso possibile: i riferimenti a miti precedenti, l’ordine evolutivo
degli scritti e delle dottrine, l’assenza di prove clamorose utili a suffragare
pretese altresì clamorose, mi ha portato a mostrare come, a fronte delle reali
vicende storiche di un rabbino itinerante e forse preda di velleità
rivoluzionarie, Paolo fin da subito, con l’ipotetico (ma non improbabile) aiuto
di Seneca, sia riuscito a plasmare una narrazione che includesse la ciclicità
solare dei miti ariani, la sensibilità agreste della tradizione egizia, la
speculazione ellenistica ed il legalismo semitico: il tutto confezionato con
un’organizzazione capillare, degna della migliore tradizione romana. I testi
canonici risentono in tutto del poderoso lavoro di sintesi operato dalla
congrega paolina: cercando in essi, si troveranno i simboli presi qui e là per
organizzarne il mito e pertanto gli insegnamenti da essi estraibili saranno i
medesimi delle loro civiltà di origine. Ogni grande religione nasce come lavoro
di sintesi su elementi ad essa precedenti e ciò non costituisce, di per sé, un
impedimento alla sua profondità: ciò che conta, è riconoscere che gli elementi
costitutivi di ogni narrazione religiosa condizionano quest’ultima
necessariamente in un senso, piuttosto che in un altro. Se nel Cristianesimo
confluirono il dualismo mazdeo fra luce/bene e buio/male, il ritualismo a
sfondo solare/agreste-misterico egizio, il legalismo ebraico, il misticismo
orientale dell’Imperatore Divino e la organizzazione romana, non ci si stupisca
se da ciò sia emersa poi una religione che: 1) divide nettamente il giusto
dallo sbagliato (legalismo etico); 2) si concentra sul valore salvifico del rito;
3) intende i fedeli come sudditi e la salvezza come obbedienza; 4) non ammette
alternative; 5) sovrappone morale religiosa e prassi politica. Il Cattolicesimo
è la forma compiuta dei presupposti evangelici e non, come qualcuno ancora spera, una degenerazione storica degli
insegnamenti “autentici” del NT: sia analizzando le fonti mitiche dei simboli
evangelici, che leggendo la narrazione cristica del NT in modo unitario, non si
può che desumere una totale coincidenza fra ciò che la Chiesa volle essere nella
Storia e ciò che il Cristo del NT insegna oggettivamente a perseguire. La
Chiesa Cattolica Romana, tentando di mantenere storicamente in equilibrio tutte
le istanze (già enumerate) alla base del suo mito fondatore, è riuscita
nell’impresa di darsi come la più simile all’intento programmatico di Paolo
(mentre ogni altra Chiesa, chi per un verso e chi per un altro, si è sempre
prima o poi sbilanciata su un fronte, a discapito degli altri): in questo
senso, non è possibile trovare nei suoi simboli alcun insegnamento esoterico
teso a produrre un Cristianesimo diverso
dal suo, in quanto il suo Cristianesimo
detiene già la pienezza dei mezzi salvifici previsti dal NT. Studiare i simboli
del NT e della Chiesa con la sua liturgia, significa venire a capo delle fondamenta
sincretiche del Cristianesimo; significa approfondire la conoscenza delle
istanze etiche dei culti ad essi soggiacenti; significa rendersi conto della
consistenza mitica delle narrazioni; significa incamminarsi sul sentiero della
verità circa il senso delle religioni: ciò che studiare i simboli del NT e
della liturgia non comporta, invece,
è la scoperta in essi di un “nuovo”
Cristianesimo “alternativo” al Cattolicesimo. NO: il Cattolicesimo, pure con
tutte le sue usanze storicamente assunte dai popoli incontrati ed estranee di
per sé al corpus neotestamentario,
risulta essere la restituzione fedele
del progetto di Paolo, per cui un Cristianesimo
alternativo va cercato altrove.
Se da una prospettiva interna
al NT si può parlare soltanto di esoterismo
cristiano (ovvero di ciò che si è detto finora, la comprensione dei
presupposti simbolici della lettera e
della relativa dottrina), è vero però che, accedendo a questa nuova prospettiva
“smaliziata” e divagando da lì a fonti esterne al NT, ci si può finalmente imbattere
in qualche forma di Cristianesimo
esoterico (cioè a qualche forma di Cristianesimo diversa e nascosta,
rispetto a quella trasmessa dalle chiese tradizionali e dalle Scritture):
studiando i simboli della dottrina (esoterismo cristiano) si apprende a
relativizzare la stessa, dopodiché, dal nuovo punto di osservazione, si può
accedere a forme inusuali di religiosità cristiana (Cristianesimo esoterico).
Le forme esoteriche di cristianesimo furono (e sono) numerose e già i Padri
della Chiesa si presero la briga di denunciarle (anzi, fino ai ritrovamenti di
Nag Hammadi del 1945, le loro testimonianze furono i soli dati a disposizione
per conoscerne l’esistenza): senza stare ora a disaminarle una per una, mi
limiterò a dare una visione “panoramica” e niente affatto esaustiva della sua
forma più antica e più nota (ovvero la Gnosi di tipo valentiniano), nonché di
alcune sue interpretazioni più moderne. Secondo il Cristianesimo esoterico di
Valentino, esiste una luce, sconosciuta a se stessa, in cui tutto abita; nel
conoscersi, l’Unità primordiale genera il dualismo, che a sua volta produce una
matrice demiurgica che dà vita, per dimenticanza dell’Unità originale, ad un
mondo fatto di materia e dotato perciò di numerosi limiti che procurano dolore
ai viventi: in questo contesto, la venuta del Cristo si configura come l’incarnazione
dell’Uomo Originale, ossia della coscienza cosmica (Adam Kadmon), il cui scopo è quello di ricordare agli uomini chi siano,
indicando loro la lunga strada verso casa,
che viene appunto definita Gnosi (“conoscenza”).
In epoca contemporanea, la gnosi valentiniana fu ripresa da Jung, il quale,
essendo fortunosamente entrato in possesso di alcuni vangeli apocrifi, organizzò
le tre “tappe” (catarsi, individuazione/integrazione, Unus Mundus) della sua
psicologia analitica sul modello dei sacramenti valentiniani (battesimo,
cresima, stanza nuziale). Diversamente da Jung, il noto maestro spirituale armeno
Gurdjieff riprese le idee della Teosofia nel proporre, prima ancora che un vero
e proprio Cristianesimo esoterico, un modo esoterico di ricomprendere la via
cristiana alla Salvezza, nel contesto di un quadro generale più ampio e
comprendente tutte quante le religioni del mondo. Un’idea che si diffuse ad
inizi ‘900 vuole che ogni religione non sia che l’espressione particolare di un
unico insegnamento primordiale; in questo contesto, che oggi mi pare sia ancora
il più diffuso in ambito esoterico, è data maggiore rilevanza all’esoterismo
cristiano, piuttosto che ad uno specifico Cristianesimo esoterico:
Come credo d’avere fino a qui dimostrato, la teoria teosofica non
tiene conto del fatto che la peculiare forma sincretica costituita da ciascuna
grande religione, risulta inconciliabile con la nozione di un’unica concezione
della Salvezza: se è vero che in ogni grande religione sono presenti simboli
che richiamano ad archetipi universali, ovvero ad una forma mentis che è comune a tutti quanti gli uomini per
appartenenza di specie, risulta altrettanto vero che questi elementi paiono, di
volta in volta, ricombinati ad hoc
per esprimere forme culturali specifiche, dovute a contesti politici,
ambientali e di sussistenza specifici. La dottrina del NT, che certamente
riprende nella sua narrazione un’infinità di elementi mitici ad essa
precedenti, riorganizza il suo materiale in una sintesi del tutto originale,
capace di esprimere una morale non a caso differente da quella di qualunque
altra grande religione: «dai frutti riconoscete l’albero», dice giustamente il
Cristo dei vangeli. Una religione è la codificazione del rapporto che
determinati uomini assumono nei confronti del reale: gli elementi mitici con
cui questo rapporto viene di volta in volta narrato, sono sempre quelli per il
semplice fatto che esiste un’analogia di fondo fra gli uomini, in quanto tutti
appartenenti ad una medesima specie che, rispetto alla realtà materiale, può certe cose e certe altre, no.
Riguardo il nostro discorso, quanto detto finora sta a significare che, se da
un lato appare inevitabile rigettare sia la consistenza storica e letterale del
Cattolicesimo, che le tesi teosofica e gurdjieffiana per cui il Cristianesimo
non sarebbe che l’espressione particolare di un’unica concezione religiosa
cosmica, dall’altro occorre precisare che un Cristianesimo esoterico è non solo
possibile e tuttora esistente, ma rintracciabile fuori dal contesto neotestamentario ed in un bacino mitico e
letterario ben più ampio di quello canonico. Chi voglia abbracciare un
Cristianesimo esoterico, non potrà farlo che rinunciando a prestare credenza aprioristica al NT ed alla
dottrina della Chiesa: per chi voglia mettersi alla ricerca di un Cristianesimo
esoterico, l’esoterismo cristiano sui simboli delle Scritture e della liturgia
non è che il primo passo indispensabile per prendere coscienza della valenza
mitica di entrambe, onde, da lì, spiccar il volo verso orizzonti ben più ampli…sia
sul piano simbolico, che sul piano filosofico e quindi esperienziale, che, inevitabilmente, sul piano della revisione etica.
Per chi fosse interessato a leggere qualcosa riguardo l'esoterismo cristiano, piuttosto che conoscere due interpretazioni contemporanee del Cristianesimo esoterico, lascio a seguire dei link d'approfondimento:
RispondiElimina1) Introduzione all'ESOTERISMO CRISTIANO (4 pp):
http://www.antiguatau.it/doc-scarico/pdf-teosofia/CRISTIANESIMO_ESOTERICO_O_I_MISTERI_MINORI.pdf
2) Introduzione al CRISTIANESIMO ESOTERICO (7 pp):
https://www.fraternity.it/sites/default/files/cristianesimo_esoterico_0.pdf
3) Introduzione al GESU' GNOSTICO (11 pp):
http://www.antiguatau.it/doc-scarico/pdf-teosofia/La%20Figura%20Gnostica%20del%20Cristo.pdf
4) CRISTIANESIMO TEOSOFICO (trattazione completa):
http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/cristianesimoesoterico.htm
5) CRISTIANESIMO NEW AGE (libro completo):
http://www.fascinoemagia.it/luce%20adamantina%20-%20corso%20esoterico.pdf
6) GNOSTICISMO CONTEMPORANEO (trattazione completa):
http://www.gnosi.it/compendio.html