L’Amicizia è una relazione paritetica
fra individui e non un’interazione fra ruoli; è una reciprocità fondata sul
piacere. Se il vizio è fondato sulla compulsione, il piacere è fondato sulla
fruizione del bene; il vizio schiavizza la volontà, mentre il piacere la
esprime: nella ricerca del piacere, quindi, l’umano coglie la piena
individualità di se stesso. Nell’amicizia, fondata sul piacere, gli individui
condividono il gusto della loro compagnia attraverso la loro fruizione
reciproca: gli amici fruiscono reciprocamente del piacere di stare insieme ed insieme,
fruiscono dei piaceri che li accomunano. Gli amici fruiscono del piacere
tramite la condivisione autentica delle situazioni, delle reciproche esperienze,
dei reciproci pensieri, dei reciproci percorsi, dei reciproci interessi, delle
reciproche emozioni e del calore dei reciproci corpi. L’amicizia è una luce verso una vita nuova, salva da imposizioni
e fonda un’etica libera da un “bene” inteso come “dovere”.
Nessuno deve niente agli altri,
nell’amicizia e nonostante ciò, essa richiede a tutti cuori grandi e liberi dall’egoismo, volendo costruire per questi cuori una casa di godimento ed affetto ed un via autentica per spendere l’esistenza, perché, essendo un
vero progetto di gioia fondato sulla ricerca e la condivisione del piacere,
persegue la realizzazione delle rispettive identità. Davanti agli ostacoli, gli
amici si prestano reciprocamente sostegno per continuare a perseguire il
piacere comune. L’amicizia non esclude nessuno, lascia a ciascuno gli effetti del
proprio libero operato e non sostituisce alcuno schema alla libera sperimentazione vitale,
purchè tutti si prestino alla reciprocità nel sostegno alla fruizione del
piacere: è una relazione aperta, fatta dalla priorità della dedizione reciproca
da un lato e dalla possibilità di condivisione del piacere, idealmente con
tutti, dall’altro. L’amicizia non è mai gelosa, perché è fondata sul reciproco godimento e non sul possesso
schiavizzante. L’amicizia offre l’esperienza della totale dedizione reciproca, promettendo
un autentico e spontaneo sostegno reciproco alla fruizione del piacere, tra chi la
realizza: sostiene la caduta di chi la vìola, perché l’amico è colui
che, nel piacere, ti ricorda chi sei; essa lascia liberi tutti di andare, perché
non nasce dal “dovere di stare”, ma dal piacere
di condividere la gioia.